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martedì 10 febbraio 2015

Lo zenzero cura le infiammazioni croniche, i dolori e le emicranie, aiuta la digestione e molto altro…

Ampiamente conosciuto per la sua capacità di ridurre i sensi di nausea e vomito, lo zenzero ha molti più usi di quanto si pensi. In Cina, lo zenzero è stato utilizzato per oltre 2.000 anni per combattere la nausea, i problemi di stomaco, l’artrite e problemi cardiaci.
Questa radice piccante aiuta anche a ridurre l’infiammazione cronica, il dolore e le emicranie. Lo zenzero si è dimostrato efficace anche nella cura di ulcere, e nelle complicanze del diabete. È un aiuto fantastico per chi ha problemi digestivi ed è stato anche dimostrata la sua efficacia contro alcuni tipi di cellule tumorali.

Lo zenzero migliora la digestione

Lo zenzero è un ottimo aiuto per il sistema digestivo. Secondo ilMemorial Sloan-Kettering Cancer Center, questa radice piccante aiuta la digestione stimolando la saliva e i succhi gastrici. Uno studio del 2008 pubblicato sulla rivista European Journal of Gastroenterology and Hepatology ha dimostrato che lo zenzero aiuta lo strato muscolare dello stomaco. In pratica aiuta la digestione spostando il contenuto dello stomaco nell’intestino tenue, un grande aiuto per chi ha problemi di digestione.

Lo zenzero riduce l’infiammazione

Secondo alcuni esperti, l’infiammazione del colon sarebbe l’inizio del cancro al colon. Uno studio condotto presso la University of Michigan Medical School e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research ha rivelato che la somministrazione di zenzero riduce l’infiammazione del colon in soli 30 giorni.
Suzanna Zick M., co-ricercatore dello studio, ha spiegato che il rischio di sviluppare il cancro del colon può essere ridotto eliminando l’infiammazione nel colon.

Lo zenzero allevia il dolore

Alcuni studi dimostrano che il dolore alle ossa può essere alleviato con l’assunzione di zenzero. Uno studio specifico ne ha rivelato l’efficacia nelle artriti: l’assunzione di 500 mg di estratto di zenzero due volte al giorno, equivale all’assunzione di 400 mg di ibuprofene tre volte al giorno.



Lo zenzero riduce nausea e vomito

Studi sull’uomo dimostrano che 1 grammo di zenzero al giorno può aiutare a ridurre il senso di nausea e vomito nelle donne in gravidanza. Un altro studio ha evidenziato una calo del  38% del senso di nausea e vomito se si assume zenzero.
Contro nausea e vomito, provate a bere del the con pezzetti di zenzero fresco e un po’ di miele. Quando si deve affrontare un viaggio, ricordatevi di assumere prima della partenza una capsule di zenzero. Alcune capsule di zenzero, contenenti puro zenzero senza additivi aggiunti, possono essere aperte e versate in acqua calda per farne un the.

Altri usi per lo zenzero

Alcuni studi indicano che lo zenzero può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue e colesterolo.
È indicato inoltre in caso di:
  • Crampi mestruali
  • Stanchezza debilitante
  • Tosse
  • Coliche
  • Flatulenza
  • Gonfiore
  • Diarrea
  • Indolenzimento muscolare
  • Infezioni del tratto respiratorio superiore
  • Bronchite
  • Dolore toracico
  • Mal di schiena
  • Mal di stomaco

venerdì 16 gennaio 2015

ricette pane pasta madre farine mulino marino

a questo indirizzo potete trovare tnte riette di pane con le farine mulino marino e la pasta madre o il lievito di birra !!!!

http://blog.giallozafferano.it/dolcesalatoconlucia/category/lievitati/pane-panificati-vari/

Margarina vegetale: la ricetta

Margarina vegetale: la ricetta

La margarina vegetale è uno dei sostituti vegetali del burro vaccino più utilizzati. Si tratta di un grasso di origine vegetale che viene realizzato con oli vegetali, acqua e stabilizzanti. Se non specificato, soprattutto all’estero, contiene anche strutto o altri grassi di origine animale. L’utilizzo di quella vegetale nella cucina vegetariana, ma soprattutto vegana, è controverso, ma perchè?


Prima di tutto perchè i grassi vegetali utilizzati (spesso olio di palma, e vi spieghiamo qui perchè è meglio evitarlo) sono saturi ed idrogenati o artificialmente o nitidamente: grassi, insomma, che non fanno per niente bene all’organismo.
Ma ecco che la soluzione c’è: realizzare la margarina in casa con olio extravergine di oliva, lecitina di soia e acqua. Ecco come:
Ingredienti per circa 400 g
40 g acqua per sciogliere la lecitina
25 g di lecitina di soia
90 g olio extravergine d’oliva
50 g olio mais
acqua ghiacciata q.b. (circa 220 g)
Acqua…
Mettete l’acqua nel freezer per qualche ora in modo che sia bella fredda. Nel frattempo lasciate sciogliere la lecitina nell’altra acqua. Con un frullatore ad immersione frullate la lecitina con l’olio sino al suo completo assorbimento, poi piano piano versate l’acqua ghiacciata e continuate a frullare sino ad ottenere la consistenza desiderata.

In linea di massima rimarrà un composto abbastanza morbido e cremoso. Potete poi conservare il composto in frigorifero per una settimana circa. Se quando la tenete da parte l’olio tenderà a separarsi, non preoccupatevi, è normale: vi basterà emulsionare di nuovo con un frullatore ad immersione.

Daniele e il suo gregge Storia di un pastore 25enne La sveglia è alle 5.30. «Un lavoro come gli altri»

PORTARE avanti la tradizione e
riprendere quello che faceva il
nonno, il tutto nell’era della tecnologia
e degli smartphone. E così,
quella che decine di anni fa era la
normale prosecuzione delle attività
di famiglia, all’inizio del 2015
diventa quasi una novità. È questa
la storia di Daniele Tondini,
pistoiese di Baggio, 25 anni, giovane
allevatore. Dopo il diploma di
geometra, Daniele ha ripreso il
mestiere che fu di nonno Giuseppe,
colui che lo introdusse al lavoro
di pascolo, mungitura e
quant’altro caratterizza la vita del
pastore. Sveglia alle 5.30 del mattino
compresa. Daniele ha un gregge
composto da 170 pecore di razza
massese che fa ruotare per tenere
costante la produzione giornaliera
di ricotta e di pecorino al latte
crudo pistoiese (si tratta di
15-20 forme al giorno da un chilo).
«Io ci campo con questo mestiere
– racconta Daniele –. Di lavori
ne va fatto uno e deve rendere.
Non ci sono giorni liberi ma allevare
è un lavoro come un altro».
Ha le idee chiare, Daniele, e non
si perde d’animo se il lavoro del
pastore è anche fatica. Mungere,
governare le pecore, trasformare
il latte in pecorino, venderlo ai negozi
in tutta Pistoia o direttamente
in azienda. Trascorrono così le
sue giornate, senza dimenticare,
ovviamente, il pascolo degli animali
(tempo permettendo), la loro
rimungitura e la chiusura nella
stalla. Daniele non manca di unire
il passato e il presente: un mestiere
così antico raccontato sui social
network, un passaggio non solo
metaforico dalla stalla al computer.
«Se fosse possibile ingrandirei
la stalla – spiega Daniele –,
ma ci sono diversi vincoli. Vedremo
se sarà possibile». La storia di
Daniele Tondini è singolare ma
sicuramente può servire da scossa
al mondo dei giovani.
«INFORMATIZZATO e motivato,
amante della tradizione e
proiettato al futuro – spiega Paolo
Giorgi, delegato Coldiretti Giovani
Impresa Pistoia e Toscana,
29enne e allevatore a sua volta –.
Daniele incarna le caratteristiche
dei giovani agricoltori. Che sono
tanti: come Coldiretti Pistoia abbiamo
dato supporto ad oltre 100
giovani imprese, grazie anche ai finanziamenti
europei gestiti da Regione
Toscana. Ci stiamo preparando
per supportare i ragazzi per
accedere ai fondi che arriveranno
dal nuovo Piano di sviluppo rurale
». Intanto le pecore del gregge
di Daniele ogni anno brucano e ripuliscono
una ventina di ettari di
terreno montano (4 quelli di proprietà).
«È questa una delle utilità
che produce l’agricoltura – aggiunge
ancora Giorgi –. La ripulitura
sinergica dei boschi infatti
evita il formarsi di sottobosco inestricabile
e facilmente infiammabile
». Daniele Tondini vende il
proprio prodotto a circa 10 euro
al chilo, «un prezzo remunerativo
per una piccola attività – concludono
da Coldiretti –. Ma il pecorino
italiano, grazie al favorevole
tasso di cambio euro/dollaro sta
conoscendo un vero e proprio
boom dell’export, con prezzi
all’ingrosso raddoppiati negli ultimi
tre anni per il pecorino romano.
Benefici anche per la Toscana,
dove complessivamente si allevano
420mila pecore».

giovedì 15 gennaio 2015

zenzero

Lo zenzero è una zingiberacea, come il cardamomo, ma rispetto al cardamomo è molto più popolare anche in occidente, specialmente negli ultimi anni. Sinonimo di cucina esotica e sana, in oriente è usato come vera e propria pianta medicinale ed in Cina è considerato un afrodisiaco maschile, preceduto per popolarità solo dal ginseng, ma come quest’ultimo appartiene agli alimenti yang, connessi con l’energia maschile.
In India, per l’Ayurvedalo zenzero è connesso all’elemento fuoco ed  è utilizzato per combattere gli stati umidi, ovvero i disagi fisici, anche gravi, legati alle forme gastroenteriche che nei paesi a clima monsonico e tropicale possono essere tra le cause di mortalità infantile.
A renderlo così prezioso è il principio attivo contenuto al suo interno, ilgingerolo, che vanta una particolare composizione chimica che vede uniti oli essenziali e minerali in un mix salutare e aggressivo al tempo stesso. (come il peperoncino, che contiene capsicina, lo zenzero va usato correttamente  e nelle giuste dosi).
Le sue proprietà terapeutiche sono versatili: combatte le forme batteriche gastrointestinali,  stimola il pancreas e facilita la digestione, è un depurativo, ha un alto contenuto di vitamina c e può essere usato, specialmente se infuso, come rimedio per i malanni invernali, per le malattie da raffreddamento in genere. In Giappone è usato come distensivo ed antidolorifico muscolare durante i combattimenti di sumo; la radice fresca viene riscaldata a vapore, inserita in panni di cotone a formare un piccolo sacchetto che viene poi  applicato nelle zone dolenti usato per calmare il dolore e la tensione muscolare.in cucina è versatilissimo ed è sempre preferibile usarlo fresco: può accompagnare insalate, dolci, maionesi, può essere aggiunto al tè verde in foglia, può essere infuso per combattere la nausea e per depurare ( in caso di nausee dovute alla gravidanza è preferibile sostituire lo zenzero con la menta, proprio a causa del suo potere riscaldante)  e possiamo usarlo anche per preparare un olio allo zenzero o un olio aromatico allo zenzero.

Ricetta dell’olio allo zenzero

Per preparare l’olio allo zenzero avremo bisogno di 750 ml di olio extra vergine di oliva a cui aggiungeremo dai 30 ai 50 grammi di zenzero fresco, a seconda del vostro gusto, più aumentate il dosaggio più sarà pungente il gusto, poi lasceremo macerare lo zenzero per circa una settimana in un contenitore di vetro, al buio. Dopo una settimana l’olio sarà pronto.
Per renderlo più aromatico potete aggiungere alla preparazione anche delle foglie di menta fresca una 20 di grammi circa e del limone o lime(possibilmente bio e con la buccia ben lavata).
Un’altra ricetta, ottima per risolvere i problemi gastrointestinali vede lo zenzero accompagnato dalla rapa rossa, potete ottenere un’ottima e salutare centrifuga, per le dosi considerate una rapa rossa ogni 30 grammi di zenzero circa.

giovedì 8 gennaio 2015

riflettiamoci!


alimenti ricchi di fosforo


zucchero in lattina!


biscotti alla banana


Non devi sapere che i semi sono farmaci potentissimi: costano pochissimo e ti fanno troppo bene.

Sai che i semi sono dei farmaci fantastici? Non te lo dirà mai nessuno in questo mercato di prodotti  costosissimi e alle volte molto dannosi.

Sei abituato a considerare “farmaco” un composto chimico con un brevetto, che si acquista con una ricetta medica in farmacia.

Nessuno ti dirà mai che i semi di chia ricavati da una specie vegetale, la salvia hispanica posseggono proprietà fantastiche specie a riguardo dell’alta concentrazione di omega 3 (acido alfa linolenico)  e un perfetto equilibrio con gli omega 6 (acido linoleico).

Specie se sei vegetariano/a e  incrementi la tua dieta con semi  di chia  aumenterai l’EPA e il DHA  che sono acidi grassi essenziali noti soprattutto per la loro fondamentale presenza nelle membrane cellulari e utili per il mantenimento della loro integrità. Talvolta sono denominati  vitamina F (dall'inglese fatty acids)

L’EPA e il DHA tutelano il tuo apparato cardiovascolare, il tuo cervello, i tuoi vasi, il tuo metabolismo, l’assetto lipidico, abbassano i trigliceridi ed il colesterolo e il loro equilibrio è fondamentale per la tua salute.

E' questo il consiglio di Dariush Mozaffarian e Jason Wu, esperti dell'Harvard School of Public Health di Boston (Usa), che hanno pubblicato sul Journal of Nutrition un'analisi dei benefici dei due acidi grassi  EPA e DHA rilevati in una serie di sperimentazioni condotte sia sull'uomo, sia sugli animali. Journal of Nutrition.

Se userai i semi ne ricaverai bennessere per le arterie, un minor rischio di infarto e di trombosi e  miglioreranno i parametri dell'infiammazione e dello stress ossidativo. -
 
Ma guarda che strano, con una spesa quotidiana irrisoria, la chia e i semi  ti garantiscono la salute apportando proteine nobili, carboidrati, fibre, grassi benefici.

I semi sono ricchi di antiossidanti, cioè molecole che combattono i radicali liberi e lo stress ossidativo prevenendo le patologie cronico-degenerative soprattutto neuro-degenerative.

Cento grammi di semi di chia hanno un ORAC=8.200 L’ORAC è l’unità di misura della capacità antiossidante di un alimento! Ricordiamo che cento grammi di prugne nere hanno 5440 ORAC e 100 g di mirtilli circa 2400 ORAC.

Devi sapere che i semi, tutti i semi, di lino, di zucca,  di sesamo, di girasole, di papavero possono realmente prevenire le malattie apportandoti un’ inesauribile carica energetica.
I semi di zucca contengono triptofano che è utile nella sintesi di serotonina, zinco, ferro, carotenoidi.
I semi di sesamo apportano molto calcio,  acido folico, manganese, zinco,  selenio.
I semi di lino donano omega 3 specie acido alfa linolenico.
Ti consiglio di non inghiottirli se non tritati finemente ed assunti subito perchè altrimenti irritano l’intestino. Inoltre l’olio di semi di lino lascialo perdere perché si ossida subito e dopo puzza di pesce.
I semi di girasole posseggono vitamine del gruppo B, acido folico, selenio ecc.

Mi raccomando, come per tutte le cose non abusare dei semi e come consiglio assumili al mattino a colazione. Munisciti di un frullatore, un macinino da caffè e trita i tuoi semi perché non irritino la mucosa intestinale. Tre cucchiaini misti di semi al mattino sono sufficienti.