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giovedì 14 aprile 2016

link di alcuni servizi giornalistici sull'alimentazione da vedere!!!!

cioccolato contaminato  http://www.la7.it/dimartedi/video/cioccolato-contaminato-06-04-2016-179930

alluminio a contatto con il cibo  http://www.la7.it/dimartedi/video/lalluminio-a-contatto-con-il-cibo-%C3%A8-sicuro-13-04-2016-180592

molluschi con acqua ossigenata  http://www.la7.it/dimartedi/video/molluschi-con-acqua-ossigenata-06-04-2016-179929

quanto zucchero ingeriamo  http://www.la7.it/dimartedi/video/quanto-zucchero-ingeriamo-06-04-2016-179927

dolcificanti  http://www.la7.it/dimartedi/video/sugar-free-non-sempre-%C3%A8-sano-06-04-2016-179925

snelli con i batteri  http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4a519071-e367-4fec-b6c3-15775bd26053.html

falsi miti nel piatto   http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-78a62133-1ae6-46ba-be73-b7e7a3c6dea3.html?iframe" style="border:0px; padding: 0px; margin:0px; width: 100%; height: 100%; min-width: 355px; min-height: 200px;" allowfullscreen="true" webkitallowfullscreen="true" mozallowfullscreen="true" scrolling="no"></iframe>

pesce  http://www.la7.it/la-gabbia/video/cosa-si-rischia-con-il-sushi-low-cost-14-04-2016-180860

un piatto di salute sky    http://m.sky.it/tg24/cronaca/2016/04/07/un-piatto-di-salute-inchiesta-sky-tg24-rapporto-cibo-malattie


sazzi da morire dieta longo http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e41de975-b5b8-4c23-8093-8fed023b1b03.html#p=0

martedì 12 aprile 2016

Omega 3 vegetali: ecco le fonti migliori

Un buon apporto bilanciato di Omega 3 e Omega 6 è fondamentale per qualsiasi tipo di dieta. Sono acidi grassi essenziali indispensabili per un buon funzionamento dell’organismo e in particolare per il nostro sistema circolatorio, quindi risultano essere efficaci anche nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Qui vi raccontiamo le fonti di Omega3 vegetali. Gli Omega 3 sono in sostanza grassi “buoni” che rendono più fluido il sangue, migliorando la circolazione e che aiutano l’organismo a evitare l’accumulo di grassi “cattivi” come colesterolo e trigliceridi che provocano l’indurimento dei vasi sanguigni. L’apporto giornaliero minimo consigliato è pari a 3 grammi. Leggi anche: tutto sulla portulaca, il pesce dei vegani Comunemente si ritiene che sia solo il pesce una buona fonte di Omega 3, ma non è assolutamente così, anzi. Infatti sono diversi i cibi alternativi, come noci, semi di lino e olio di semi di lino, ricchi di Omega 3 grazie ai quali è possibile ottenere un apporto nutrizionale corretto senza dover ricorrere a cibi di origine animale. Cibi Porzione Omega-3(g) Olio di lino Olio di canola Olio di noce Olio di soia 15 mi 15 mi 15 mi 15 mi 6.6 1.6 1.4 1.0 Semi di lino Noci 2 cucchiai 2 cucchiai 3.2 1.0 Semi di soia, cotti Tofu, compatto Tofu, medio Latte di soia Bacche Piselli Legumi 1 tazza ½ tazza ½ tazza 1 tazza ½ tazza ½ tazza ½ tazza 1.1 0.7 0.4 0.4 0.2 0.2 0.05 Vegetali a foglia verde (broccoli, cavolo, insalata) 1 tazza 0.1 Germe d’avena Germe di grano 2 cucchiai 2 cucchiai 0.2 0.1 La miglior fonte vegetale di Omega 3 (come si legge nella tabella pubblicata dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) è l’olio di lino che contiene alti livelli di concentrazione di acidi grassi essenziali. Infatti secondo la tabella un cucchiaio di olio di lino fornisce circa 6,6 grammi di Omega 3, mentre 30 grammi di semi di lino macinati ne forniscono circa 3,2. Con l’olio bisogna ricordarsi di seguire alcuni accorgimenti: va tenuto in frigorifero in bottiglie scure perché può essere facilmente danneggiato dalla luce, dal calore e dall’aria e va utilizzato a crudo. I semi di lino integri invece, grazie al duro rivestimento esterno, durano per molti mesi nella dispensa. Per favorirne l’assimilazione i semi vanno triturati con un frullatore o un macinacaffè e possono essere utilizzati nelle insalate o con i cereali. Le noci sono, dopo i semi e l’olio di lino, il terzo alimento della nostra classifica, circa 30 grammi di noci, infatti, forniscono al nostro organismo quasi 2 grammi di acido alfa-linoleico (uno degli acidi grassi del gruppo Omega 3). Anche i legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci) contengono una piccola percentuale di Omega 3. Ma non dobbiamo dimenticare che tra gli alimenti importanti c’è la soia e  tutti i suoi derivati, come il latte e il tofu. Infine i cereali, come il germe di avena o di grano e anche i vegetali a foglia verde, come spinaci, broccoli, lattuga e cavolo verde contribuiscono al nostro fabbisogno quotidiano. Questa quantità da sola non potrebbe soddisfare in pieno il nostro bisogno, ma certamente supporta ed integra la nostra alimentazione. Incredibile fonte di Omega3 è la portulaca, pianta erbacea di cui si possono mangiare foglie, steli e fiori. Si coltiva facilmente sui balconi, anzi, a volte la si trova già come “erbaccia” che cresce nel nostri vasi. Gandhi disse: “Ovunque i semi di lino divengano un cibo comune tra la gente, lì ci sarà una salute migliore”.
Vegolosi.it - Leggi su: http://www.vegolosi.it/?p=9397

Portulaca: l’erbaccia ricca di Omega3

Parliamo della Portulaca oleracea, detta anche Erba grassa o Porcellana comune, molto presente nei giardini e nei campi italiani. Sebbene oggi sia poco considerata sia dal punto di vista alimentare che da quello salutistico, la storia di questa pianta – e i suoi usi – ci fanno risalire molto indietro nel tempo: già nell’antico Egitto veniva usata come medicinale, mentre nel Medioevo è apparsa anche in tavola. Facciamo un salto in un’epoca ben più recente: nella prima metà del Novecento, nel Sud Italia la Portulaca era tra gli ingredienti più usati nella “cucina povera”. Inoltre, era considerata preziosa per le proprietà antiscorbutiche dagli equipaggi delle navi. È molto importante sapere che tutte le parti di questa pianta sono commestibili, sia i fiori sia i semi sia i fusti. Oggi la si ritrova diffusa in tutta la Penisola e anche nelle isole, praticamente a tutte le altitudini. Leggi anche: le piante selvatiche commestibili Proprietà Nella Portulaca c’è una quota molto alta di omega 3, cosa che la rende il vegetale più ricco di questa sostanza. Di conseguenza, è molto utile per ridurre i livelli di colesterolo cattivo, è un infiammatorio naturale, aiuta lo sviluppo cerebrale e il rafforzamento del sistema immunitario, rallenta l’invecchiamento della pelle ed è amico del sistema cardiocircolatorio. Ha ottime quantità di potassio (494 mg su 100 g) e di magnesio ( 68 mg per 100g). Nella Portulaca c’è anche una buona quantità di vitamina C. Pertanto vegani e vegetariani, o semplicemente chi non ama il pesce, può mangiare questa pianta, ricevendo ugualmente la quantità di omega 3 necessaria per la salute del nostro organismo. Come si coltiva la Portulaca? La Portulaca è una pianta rustica alta fino a 30 centimetri che a inizio autunno regala fiori molto colorati e che si può coltivare anche su terrazzi e balconi, non avendo alcuna difficoltà col caldo e con le temperature più alte. Anzi, coltivarla all’aperto permette l’apertura completa dei fiori, che sbocciano al meglio solo in condizioni di elevata luminosità. Nei vivai sono in vendita i semi e potete tranquillamente partire da quelli. Nelle aiuole le piante vanno poste a circa 30 centimetri di distanza l’una dall’altra, per permettere alla vegetazione di svilupparsi al meglio. Richiede un terriccio molto sabbioso, mentre se si sceglie di coltivarla nel terreno questo deve essere ben drenato (e vi si può aggiungere sabbia grossolana). La pianta va irrigata ogni due o tre giorni e concimata una volta a settimana con un concime solubile in acqua. Leggi anche: i consigli per un orto perfetto sui nostri balconi Come utilizzare la Portulaca in cucina: ricette Partiamo da un dato: come detto, tutte le parti della Portulaca sono commestibili. In cucina possiamo utilizzare le foglie e i rami più teneri, questi ultimi usati prevalentemente crudi. Ma come mangiare la Portulaca? In aggiunta alle insalate, nelle zuppe, nelle minestre, estratta assieme ad altra frutta e verdura, facendone una crema spalmabile. È molto saporita anche in un semplicissimo piatto di pasta ripiena con panna vegetale, dove la Portulaca diventa quasi l’ingrediente fondamentale: va tritata e aggiunta alla panna, prima di versare la pasta. Si può usare anche in una frittata, mentre per i vegani il consiglio è quello di aggiungere la Portulaca a pomodori, una pannocchia sgranata, olive taggiasche e nocciole per una squisita insalata. La si può friggere in pastella o consumare cotta, come contorna, condita solo con olio e limone. E, a proposito di insalate, in Calabria è tipico mangiarla insieme a sedano e aceto. In altre zone dell’Italia, inoltre, le foglie e i rametti più teneri vengono conservati sottoaceto o in salamoia, per poi essere impiegati a proprio piacimento per antipasti e contorni. In Francia, invece, è molto diffuso il suo utilizzo nelle salse o per preparare burri aromatici. I semi della Portulaca possono essere macinati e aggiunti a pane e pappe per renderli ancor più saporiti.
Vegolosi.it - Leggi su: http://www.vegolosi.it/?p=16758

giovedì 7 aprile 2016

domenica 17 aprile andate a votare!!!!

Diffondi !!!Diffonddddddiiiii
***DIFENDIAMO IL NOSTRO MARE***
Vorrei chiedere a tutti i miei amici sparsi per lo stivale se sono al corrente del prossimo referendum sulle trivellazioni. Sapete che il 17 aprile saremo tutti chiamati alle urne per il referendum sul petrolio? Votando SI diremo NO alla trivellazioni in mare. Purtroppo i mass media non ne parlano per tenerci all'oscuro allo scopo di non farci raggiungere il quorum. Dobbiamo il piu' possibile fare passaparola ed utilizzare ogni social in modo corretto!!
Fai copia ed incolla!!

Spalmabile di tofu, olive e pomodorini

Ingredienti:
200 gr tofu
72 gr olive verdi snocciolate
45 gr ciliegini semi-secchi
1 cucchiaio lievito alimentare
3 cucchiai acqua
Procedimento:
Tagliate a dadini il tofu e mettete tutti gli ingredienti nel mixer.
Frullate e gustate!

Choco vegan cheesecake (gluten free)

Come avrete intuito dalle ultime ricette, voglio farvi innamorare follemente (se non lo siete già) della cioccolata…così mi sento meno in colpa a divorarla!!! 😂
Oggi vi presento un nuovo esperimento:
la cheesecake al…nientepocodimenoccccccche cioccolato! Non lo avreste mai detto!
Ovviamente vegan e senza glutine, in modo da essere pappata da tutti i golosi che hannointolleranze o semplicemente non vogliono assumere glutine (come me), senza avere nulla da invidiare alle classiche cheesecake!

 INGREDIENTI

Ingredienti per la base:

– 150 g circa di biscotti vegan e senza glutine sbriciolati (o di fiocchi di avena o mandorle/nocciole ridotte a farina)
– 5 cucchiai di cucchiaio di olio di cocco (la quantità dipende dalla vostra scelta: biscotti o avena, mandorle , nocciole…in questi ultimi casi, vi servirà anche un dolcificante tipo datteri, zucchero di cocco o uno sciroppo d’acero/agave…)

Ingredienti per il ripieno:

– una lattina di latte di cocco (400 g) con un’alta percentuale di grassi
– 2 cucchiaini di agar agar
– zucchero di cocco qb o altro dolcificante (la quantità dipenderà dai vostri gusti e soprattutto dal tipo di cioccolato che sceglierete)
– ½ baccello di vaniglia (solo i semi)
– 100 g di cioccolato extra fondente (se preferite anche meno, io sono ingorda!)
– 3 cucchiai colmi di farina di cocco impalpabile

PROCEDIMENTO:


Per la base:
1. Preriscaldate il forno a 180º poi tostare nocciole/mandorle/avena fino a doratura, mescolando quando necessario, oppure sbriciolate i biscotti nel mixer
2.  Versate l’olio e lo sciroppo in un pentolino, riscaldateli e frullateLI al mixer insieme all’avena/nocciole/mandorle o ai biscotti fino ad ottenere una consistenza sabbiosa
3. Versate il composto in una tortiera a cerniera da 20 cm, foderata con carta da forno, pressando bene il composto per creare uno strato uniforme

Per il ripieno:
1. Riscaldate in un pentolino a fiamma bassa il latte di cocco, aggiungete l’agar agar e poi tutti gli altri ingredienti, portate ad una leggera ebollizione per qualche minuto e spegnete
2. Versate sulla parte superiore della base e lasciate raffreddare in frigorifero per almeno 4 ore

Per servire:
Togliete la torta dalla teglia, eliminate con delicatezza la carta da forno e decoratela con cioccolato extra fondente sciolto a bagno maria

Raw-choco mousse

Due soli ingredienti per questa ricetta davvero facile!
L’unica accortezza da avere sarà proprio la scelta di questi due ingredienti:
– cioccolato extra fondente almeno al 70%
 latte di cocco (lasciato in frigo per una notte), attenzione però, sceglietelo senza aggiunta di acqua o tentativi di scrematura e con un’elevata percentuale di grasso. Infatti ciò che utilizzerete sarà proprio la parte grassa, cioè la panna. Lo si trova in lattina o potete anche farlo voi frullando il cocco grattugiato con acqua calda e filtrando il tutto.
Già nei miei precedenti post ho spiegato come fare la panna di cocco, per chi se li fosse  persi…al mattino troverete il latte  separato, la panna in alto e il siero in basso (vi consiglio di mettere la lattina in frigo capovolta, così troverete il siero in alto che toglierete prima senza dover adottare alcuna precauzione!). Prelevate delicatamente la panna ed usate il siero per altre preparazioni!  Ecco, il gioco è fatto! Montate la panna, fondete il cioccolato e unite i due componenti, lasciate raffreddare in frigo per qualche ora e divoratela!
Ora vi spiego meglio questa difficilissima ricetta!!!😂

Ingredienti:

– 400 g latte di cocco
– 200 g di cioccolato raw o extra fondente (dal 70% in su)
– dolcificante (solo se lo ritenete opportuno)
– Scorze essiccata di arancia (facoltativa)

Procedimento:

1) mettete il latte in frigo per tutta la notte, in modo che la parte grassa si separi da quella liquida
2) montate la parte grassa, fino ad avere una consistenza bella “pannosa”
3) sminuzzate il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria
4) mescolate il cioccolato fuso alla panna montata, mescolando velocemente, ma in maniera delicata e mettete il composto ottenuto nelle coppette
5) Fate raffreddare in frigo per un paio di ore, in modo che la mousse si rapprenda

NOTE:

– se la volete più “dura” aggiungete olio di cocco
– potete aromatizzarla con vaniglia, cannella, scorzette di agrumi….
– io ho fatto due strati utilizzando per il primo un cioccolato fondente al 90% e per il secondo un 70% con aggiunta di crema alle nocciole (nocciole ridotte a crema)…eccccccccccccchevvvvvvvvvelodicoafffffffffffà!!!!!😂

Cubo-coccolato soffice

Ingredienti:

– 400 ml di latte di cocco in lattina con almeno il 19% di grassi
– 150 g di cioccolato fondente senza zucchero
– 30 g di stevia (o altro dolcificante)
– 2 cucchiaini rasi di bicarbonato
– 2 cucchiai di cacao amaro in polvere
– buccia grattugiata di 2 arance bio
– 300 g circa di farina di cocco impalpabile (o cocco rapè frullato fino ad ottenere una consistenza molto sottile)
– 50 ml di olio di cocco

Ingredienti per la glassa:

– cacao amaro q.b.
– olio di cocco q.b.
– stevia o altro dolcificante q.b.
– succo di un’arancia

Procedimento:

1) sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria
2) aggiungete il latte di cocco e, amalgamando, tutti gli altri ingredienti ad eccezione del bicarbonato
3) spegnete il fuoco e lasciate intiepidire
4) aggiungete il bicarbonato
5) rivestite con carta forno bagnata e strizzata una teglia rettangolare
6) infornate a 170º/180º per circa 30/40 minuti
7) lasciate raffreddare
8) amalgamate in una ciotola tutti gli ingredienti per la glassa e versatela sulla torta
9) tagliatela a quadrotti e servitela

Come preparare in casa la maionese vegana con l’acqua di cottura dei ceci.

Ci sono molti modi per creare emulsioni che ricordino nel gusto la maionese classica, questa è sicuramente molto originale. Avete infatti mai provato a montare l’acqua di governo dei ceci? Ha un risultato strabiliante che vi conquisterà: leggera, spumosa e senza sapore di legumi, può sostituire in qualunque preparazione il bianco dell’uovo montato a neve oppure fare da base a diverse emulsioni, come in questo caso. Provare per credere!

Ingredienti: 80 grammi di acqua di governo dei ceci (aquafaba), 120-180 grammi di olio di mais o EVO, un pizzico di sale, 7-8 grammi di succo di limone, a piacere un cucchiaino o due di senape
Preparazione: versate l’acqua di cottura dei ceci in un barattolo di vetro dalla bocca abbastanza ampia da contenere la testa del mixer. Aggiungete sale e limone, poi cominciate a frullare il tutto. Quando avrete ottenuto una bella spuma densa, simile alle chiare dell’uovo montate a neve, cominciate, senza smettere di mixare, ad aggiungere l’olio a filo. Quando raggiungerete la consistenza desiderata, fermatevi e lasciate riposare la maionese in frigo per un oretta o due per farla riposare.
Consigli: la salsa può essere aromatizzata come preferite, con prezzemolo, aglio, erba cipollina, peperoncino o paprika. Si conserva in frigo per una settimana e resta leggera e molto saporita.
Prezzo: il costo totale è di 0,54 euro per  250 grammi di prodotto