Cerca nel blog

venerdì 14 novembre 2014

La truffa dell' olio

La truffa dell'olio: come ti trasformo l'olio di semi in extravergine d'oliva!

Con una produzione di olio in calo del 50% secondo la Coldiretti, la questione della qualità del prodotto è sempre più attuale. Il prezioso liquido, emblema della cucina mediterranea, sotto accusa. Scopriamo da dove, effettivamente, deriva l'olio d'oliva che consumiamo tutti i giorni.


Considerato l'"oro liquido" della tradizione culinaria del nostro paese, l'olio d'oliva è sicuramente uno degli alimenti più diffusi sul nostro pianeta. Ma proprio l'olio extra vergine di oliva italiano, noto quale prodotto altamente genuino e di origine controllata, sta iniziando a perdere la sua consolidata fama a causa di varie inchieste il cui scopo è quello di scoprire la reale provenienza dell'olio commercializzato dalla grande distribuzione. Ma perché ci si prende la briga di indagare l'origine di un prodotto così comune e naturale?

Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco. Sono i principali paesi dai quali importiamo olio. E quell'olio  –  lo hanno accertato in questi tre anni indagini giudiziarie concluse con massicci sequestri  –  in alcuni casi viene manipolato, miscelato e reimbottigliato in modo fraudolento. Mischiato con olio italiano. Corretto per lo più con beta-carotene (per mascherare il sapore) e clorofilla (per modificarne il colore). E venduto infine con etichetta "extravergine made in Italy". Olio di semi e olio di sansa sono le "basi" più utilizzate dai furbetti della tavola, per lo più sono imbottigliatori. Tecnicamente il vizietto si chiama adulterazione e contraffazione. È una scelta sleale alla quale ricorrono prevalentemente le aziende di grandi dimensioni. Questo è quello che ha scatenato l'ira del NewYork Times Olio italiano ma solo sull'etichetta, ecco la truffa che indigna l'America.


PROPRIO ITALIANO?
Cominciamo con il considerare che l'80% dell'olio d'oliva utilizzato in Italia (uno dei maggiori paesi consumatori) è composto da olio di importazione derivante da Spagna, Tunisia, Grecia e che, quindi, solo il 20% del prodotto venduto dalle note ditte nazionali è effettivamente di origine italiana, in netto contrasto con quanto dichiarato in etichetta.
Ma, vi chiederete, come è possibile riportare in etichetta il falso senza incorrere in un illecito. Semplice: conformemente ad un recente regolamento europeo, è sufficiente, affinché un olio sia considerato italiano, che venga prodotto con olive spremute in Italia anche se provenienti da coltivazioni estere. Come si dice: "fatta le legge, trovato l'inganno".
Ecco che ci ritroviamo quotidianamente a consumare olio di marche conosciute e diffusamente pubblicizzate ma per la maggior parte di origine extracomunitaria (di qualità decisamente inferiore rispetto a quello nostrano) completamente ignari del raggiro di cui siamo vittime. L'unico modo per sottrarsi a quest'ultimo consiste nell'acquistare solo olio extravergine di oliva che riporti la denominazione "d.o.p.", sigla che sta per "denominazione di origine protetta", qualifica in grado di garantire relativamente alla zona di produzione e di lavorazione del prodotto.


DI OLIVA O DI ALTRO?
Come conseguenza della pratica riguardante l'importazione nel nostro paese di olio d'oliva, viene a galla un'ulteriore inquietante questione che, ancora di più, ingarbuglia la già difficile scelta del consumatore di questo prodotto.
Parliamo della frequente pratica delle contraffazioni grazie alla quale accade spesso che giunga in Italia olio targato come olio d'oliva ma che nei paesi d'origine era tutt'altro. Questa scellerata consuetudine viene attuata per mezzo delle cosiddette "triangolazioni", ossia manovre durante le quali navi che trasportano olio di semi proveniente da paesi extracomunitari fanno sosta in un porto comunitario dopodiché giungono in Italia con un carico "prodigiosamente" trasformato in olio di oliva.


2014, anno nero per le olive.
Intanto la Coldiretti scatta una fotografia drammatica sulla campagna olivicola in via di conclusione nel nostro Paese, fortemente penalizzata dall'anomalo andamento climatico e dall'attacco di fitopatie che, mai come quest'anno, hanno compromesso i raccolti. L'associazione degli agricoltori ha calcolato infatti per il 2014 un calo della produzione nazionale del 30%, pari a 300mila tonnellate. A risentirne maggiormente sarà il Centro-Nord, con cali del raccolto tra il 35 e il 50 per cento. Anche al Sud la situazione è difficile sia in Calabria che in Puglia, che è la principale regione di produzione.
"Con questo scenario - spiega l'associazione dei coltivatori diretti - il mercato europeo dell'olio di oliva, con consumi stimati attorno a 1,85 milioni di tonnellate, rischia di essere invaso dalle produzioni provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza. Un rischio che riguarda soprattutto l'Italia, che è il principale importatore mondiale di olio per un quantitativo pari a 460mila tonnellate".


Come si trasforma l'ol

mercoledì 12 novembre 2014

Resoconto ultima riunione

PER CHI NON ERA PRESENTE IERI ALLA RIUNIONE, ABBIAMO PRINCIPALMENTE RIDISTRIBUITO ALCUNI FORNITORI..
IL NODO UN PO' PIU' SPINOSO ERA LA VERDURA, PERCHE' LA SIMO ULTIMAMENTE FA UN PO' FATICA A FORNIRCI ORTAGGI A SUFFICIENZA, QUINDI ABBIAMO PENSATO DI INTEGRARE CON ALTRI DUE FORNITORI: LA COMUNITA' <<INCONTRO>> (SE NON SBAGLIO..) E L'ORTO DI PAOLO DELLA COOPERATIVA <<IN CAMMINO>>, E PER FARE QUESTO C' E' BISOGNO DI UNA PERSONA CHE COORDINI IL TUTTO INFORMANDOSI PERIODICAMENTE SU "CHI HA COSA" E POI RUOTI GLI ORDINI IN BASE ALLA DISPONIBILITA' DEL MOMENTO. LA GLORIA PER OVVI MOTIVI DI LAVORO, CI E' SEMBRATO EVIDENTE CHE NON POTESSE FARLO E QUINDI SI E' GENTILMENTE OFFERTA VOLONTARIA PER QUEST'INCARICO  L'ANTONELLA.
L'IRENE QUEST'ANNO COME E' STATO DETTO NON POTRA' SEGUIRE I DETERSIVI, AVEVAMO PROPOSTO LA MIRIA, VISTO CHE STA' GIA' SEGUENDO L'ORDINE DEL PERCARBONATO E CHE LA MESTICHERIA FA ABBASTANZA DA SE'.... FACCI SAPERE SE ACCETTI.
LA BARBARA SI E' OFFERTA PER TROVARE FINALMENTE UN FORNITORE PER IL TONNO E LA CLAUDIA DI OCCUPARSI DEL PESCE FRESCO (SOLO PERCHE' C'E' SCAPPATO DETTO CHE IL PESCIAROLO E' DISCRETO!)
LA LAURA OLTRE CHE PER LE ARANCE SI INFORMAVA SU L'OLIO... (CHI SAPESSE DI QUALCUNO CHE CE L'HA BEN VENGA!)
DOPO QUESTO CAPPELLO, ELENCO DI SEGUITO LA LISTA DEI REFERENTI PER NON CREARE CONFUSIONE, VISTO CHE C'E' STATO QUALCHE ALTRO CAMBIAMENTO
 
ANTONELLA      verdura
LETIZIA        la casaccia (carne, latte, formaggio, patate....)
MIRIA         detersivi
MICHELA      mele e kiwi
PATRIZIA     mandorle, noci ( e ordini sporadici da ritirare al mercatino olmi)
VERONICA      carne bianca, vino... (la roba della Gabriella)
CLAUDIA      farina mulino marino
AMANDA       ricotta e pecorino fresco di mengarone  e farina di castagne
MARIATERESA       pesce
SANDRA         legumi di agribosco uova e  gestione blog
GLORIA      tesoriera
BARBARA      tonno etc.
DEBORA E BOYFRIEND      pasta etc. di girolomoni
ANNA      clementine e varie ed eventuali
STEFANIA     miele
GISELA      prodotti mercato equo solidale
LAURA      arance
 
NON SONO IN ORDINE DI IMPORTANZA, MA COSI' COME MI SONO VENUTI IN MENTE, SICURAMENTE MI SARO' SCORDATA DI QUALCOSA, CASOMAI AGGIUNGETE..
P.S. QUEST' ANNO NON ABBIAMO FATTO UN CALENDARIO CON LE SCADENZE DEGLI ORDINI, VISTO CHE POI NON VENGONO MAI RISPETTATI, PER QUESTO E' ANCORA PIU' IMPORTANTE CHE I VARI REFERENTI ( SPECIALMENTE PER GLI ORDINI SPORADICI) SIANO PUNTUALI E SOLLECITI NEL LANCIARE E CONSEGNARE GLI ORDINI OGNI TRE-QUATTRO MESI IN MANIERA DA NON RIMANERE SCOPERTI.
BUONANOTTE AMANDA 

mercoledì 5 novembre 2014

Brioche con pasta madre

Ingredienti per 8 brioche

Per il rinfresco

120 gr di pasta madre solida
100 gr di farina di farro o di frumento
70 ml circa di acqua tiepida

Per l'impasto

400 gr di farina di farro

150 ml di latte di mandorle o acqua
4 cucchiai di olio extravergine
4 cucchiai di sciroppo d'acero (o altro dolcificante naturale)
1 cucchiaino di scorza d'arancia grattugiata (scegliere arance bio)
1 pizzico di cannella in polvere

Pasta madre rinfrescata

Per la farcitura

A scelta tra (per ciascuna brioche):

1 cucchiaino di confettura di frutta
1 cucchiaino di gocce di cioccolato fondente
1 cucchiaino di crema di nocciole
Cannella, cacao e vaniglia in polvere a piacere

Preparazione

1) Rinfrescate la pasta madre. Estraetela dal contenitore di conservazione e trasferitela in una ciotola. Versate circa mezzo bicchiere di acqua tiepida e lavoratela con le dita o con un cucchiaio fino a discioglierla. Unite a poco a poco la farina e iniziate ad impastare fino a riportare la pasta madre alla consistenza iniziale. Suddividetela in due parti uguali e riponetene una in frigorifero nel contenitore di partenza. Lasciate la parte restante di pasta madre, che sarà il lievito per le vostre brioche, nella ciotola e fate trascorrere mezz'ora prima di iniziare l'impasto.

2) Per l'impasto delle brioche unite a poco a poco alla pasta madre rinfrescata la farina di farro, il latte di mandorle (o semplice acqua di rubinetto), un pizzico di sale, un pizzico di cannella, l'olio extravergine, la scorza d'arancia grattugiata e lo sciroppo d'acero. Impastate con energia fino ad ottenere un composto liscio ed elastico, non appiccicoso. Per regolare la consistenza unite, se serve, un po' d'acqua o di farina in più.

3) Per la lievitazione coprite la ciotola con un telo di cotone appena inumidito e lasciate riposare fino al raddoppio del volume dell'impasto. Preferite una lievitazione lunga. Ad esempio preparate l'impasto alla sera per infornare le brioche alla mattina.

4) Infarinate leggermente il piano di lavoro e stendete l'impasto con il matterello formando un grande rettangolo dello spessore di circa 3 millimetri. Suddividete con la rondella tagliapasta in quattro rettangoli lunghi e stretti. Dividete ogni rettangolo in due triangoli tracciando la diagonale. Avrete così ottenuto 8 triangoli.

5) Per farcire le brioche, alla base di ogni triangolo disponete il ripieno, a scelta tra un cucchiaino di confettura di frutta, un cucchiaino di gocce di cioccolato fondente (o mezzo quadratino staccato da una tavoletta di cioccolato), un cucchiaino di crema di nocciole o altra farcitura a vostra scelta. Se volete, a seconda del ripieno prescelto unite anche cannella, cacao o vaniglia in polvere.

6) Date forma alle brioche. Arrotolate i triangoli dalla base verso la punta per formare dei "cornetti". Chiudete bene gli angoli e piegateli leggermente verso l'interno. Se occorre inumidite leggermente i bordi dell'impasto per farli aderire meglio.

7) Disponete le brioche su una teglia ricoperta di carta da forno, ben distanziate una dall'altra. Il consiglio è di lasciarle riposare ancora una mezz'ora prima di infornarle. Cuocete le vostre brioche con la pasta madre in forno ventilano e preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti, fino a doratura.

8) Per chi non ha la pasta madre o per quando avete poco tempo a disposizione, potete utilizzare in sua sostituzione un cubetto di lievito di birra fresco o una bustina di lievito di birra in polvere (7 grammi) per un impasto da preparare con 500 grammi di farina. In questo caso i tempi di lievitazione saranno ridotti rispetto alla pasta madre. Attendete comunque sempre il raddoppio del volume dell'impasto prima di iniziare a preparare le brioche.

martedì 4 novembre 2014

Erboristeria & Salute: 4 lezioni a ingresso libero

Nel mese di Novembre, ogni giovedì alle 21.30, vi proponiamo 4 lezioni ad ingresso libero sul tema "Erboristeria & Salute", che si terranno nelle sale dell'Associazione Archeosofica di Pistoia (piazza dello Spirito Santo, 1).
Nel primo appuntamento, giovedì 6 novembre, la dottoressa Stefania Fineschi (biologa e nutrizionista) parlerà di: Distillazione, Alchimia e Oli Essenziali.
Conosciuti fin dall'antichità, gli oli essenziali che si estraggono dalle piante, sono da sempre piacevolmente utilizzati per la loro capacità di dare sollievo grazie ai deliziosi profumi che emanano. Ma le proprietà di queste sostanze non si limitano al loro piacevole odore, tutt'altro. Le essenze vegetali hanno infatti capacità curative inaspettate e molto potenti, ancora in parte da chiarire, come da chiarire restano il meccanismo attraverso il quale agiscono sulla struttura umana e la loro funzione all'interno degli organismi vegetali che li producono. Non a caso negli ultimi decenni valenti ricercatori si sono dedicati allo studio di queste potenti (e quindi non innocue) armi per la difesa della salute psico-fisica, anche per l'interesse che destano le loro capacità di agire non solo da potenti antibiotici in grado di non innescare il meccanismo della farmaco - resistenza, ma anche di avere un'azione diretta sullo psichismo umano, essendo in grado di modificare l'umore.
Durante la serata si potrà assistere in diretta alla distillazione di un'essenza vegetale, osservando in dettaglio tutte le fasi dell'estrazione.
I successivi appuntamenti saranno:
13 novembre: ANTICHI RIMEDI ERBORISTICI, insieme alla dottoressa Francesca Vercelli di Torino;
20 novembre: L'ARTE DELLE PREPARAZIONI OFFICINALI, con la dottoressa Laura Monducci Poli;
27 novembre: IL FUTURO DELLA FITOTERAPIA, ultimo appuntamento, insieme alla dottoressa Stefania Fineschi.
Vi aspettiamo numerosi! Cordiali saluti.
Elena Meacci - Associazione Archeosofica di Pistoia
Per informazioni:
Tel. 0573 21414
e-mail:info.pistoia@boxletter.net
Seguici su Facebook e sul Blog: www.archeosofiapistoia.wordpress.com