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sabato 2 maggio 2015

Acqua Agliana

miracoli italiani. IL GIALLO DELL'ACQUA DI AGLIANA
Articolo inserito in data: 2 maggio 2015 alle 10:47 | 0 commenti
di REDAZIONE
Un prelievo di veleno che poi si scopre "acqua santa" per un errore di laboratorio? I comitati, dopo le accuse del Sindaco Mangoni, ricorreranno alle vie legali per chiarire dinamica, eventi e responsabilità eventuali
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Polemiche sull'acqua analizzata in un laboratorio privato
AGLIANA. Da "Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole" riceviamo e pubblichiamo:

Possiamo dire che ad Agliana, genitori cittadini e Comitato non si facciano mancare proprio nulla.

L'ultima confortante notizia ci è pervenuta proprio dal laboratorio di analisi da noi utilizzato per effettuare le tanto sudate ed agognate analisi chimiche dell'acqua di Agliana.

Ebbene, il giorno 21/04/2015 il laboratorio di analisi Lebsc ci comunica via mail di averci fornito un referto/risultato delle analisi chimiche datato 03/03/2015 che "potrebbe essere stato inquinato" nel laboratorio medesimo.

Questa la cronologia dei fatti di tutta la vicenda:

il 24/02/2015 il laboratorio Lebsc preleva i campioni di acqua presso la fontanella del lago Pertini in presenza di genitori, cittadini e consiglieri di Agliana
il 05/03/2015 il laboratorio Lebsc invia ufficialmente al comitato i risultati che mostrano un allarmante quantità di Pcb nell'acqua. In allegato inviano anche una relazione che evidenzia l'anomala presenza di questo elemento
Nei giorni successivi, vista la gravità dei fatti, il comitato si è adoperato per ottenere dal laboratorio stesso garanzie sul preoccupante risultato dal loro fornito
Il 15/03/2015 il comitato comunica alla stampa questa preoccupante notizia
il 18/03/2015 il Sindaco di Agliana chiede, tramite lettera raccomandata, lumi al laboratorio Lebsc sui risultati delle loro analisi, risultati che nel frattempo sono stati resi pubblici e protocollati nel Comune di Agliana nello stesso giorno
Il 02/04/2015 il laboratorio Lebsc invia al Sindaco un referto timbrato e firmato che conferma l' allarmante presenza di Pcb nell'acqua, come da referti pubblicati da comitato e stampa
Il 17/04/2015 durante una conferenza stampa di Asl Arpat e Sindaco del Comune di Agliana, il referente Arpat tranquillizza la popolazione dicendo che la quantità di Pcb indicata nel referto era "dovuta ad un inquinamento ambientale del laboratorio di analisi e che il laboratorio aveva sicuramente sbagliato"
il 19/04/2015 il comitato chiede al laboratorio Lebsc ulteriori informazioni relative alla certificazione del laboratorio per la rilevazione di Pcb e dei metodi utilizzati dal laboratorio per questo tipo di analisi
Il 20/04/2015 il laboratorio Lebsc risponde al comitato dando rassicurazioni sulla idoneità del laboratorio stesso e su metodi utilizzati per effettuare tali analisi
Il 21/04/2015 il laboratorio Lebsc comunica al Comitato Acqua Bene Comune, di aver il sospetto di aver sbagliato il risultato delle analisi chimiche dell'acqua, analisi di cui sostenevano l'esattezza assoluta fino al giorno prima.
Questa la comunicazione inviataci per email il 21 aprile 2015 :


Bere o non bere…?
Facciamo seguito alle varie osservazioni che ci sono state mosse recentemente a proposito dei risultati Pcb sul campione in oggetto, abbiamo ripercorso tutti i passaggi del processamento e, grazie al prezioso confronto che abbiamo avuto direttamente con Arpat, abbiamo dedotto che potrebbe essersi verificata una contaminazione del campione in laboratorio. Esprimiamo il nostro sentito rincrescimento per l'accaduto e provvederemo al più presto a inoltrare i documenti corretti sia al Comune di Agliana che Arpat, e l'Associazione "Acqua Bene Comune". Nello scusarci ancora, ci auguriamo che la questione sia risolta al meglio. Cordiali saluti. Maria Molinas Lebsc S.r.l.

 

 

A noi sembra che tutta la questione sia a dir poco intrigata ed imbarazzante visto che:

– avevamo richiesto una verifica sulle risultanze delle analisi che a noi e ad esperti del settore erano sembrate inverosimili, tant'è che abbiamo atteso 10 giorni prima di divulgare i risultati
– siamo stati rassicurati dal laboratorio che garantiva la veridicità dei dati forniti in prima istanza
Per questi motivi il Sindaco di Agliana non può e non deve accusare noi per "procurato allarme" ma il laboratorio che, dopo "preziosi" contatti con Arpat Toscana ha ribaltato la frittata rimangiandosi quei risultati sul­la cui veridicità e autenticità avevano spergiurato.

Comunque la vicenda non finisce qui perché, oltre a intraprendere adeguate iniziative legali contro il laboratorio Lebsc S.r.l.", cercheremo anche di far luce sulla dinamica dei rapporti fra Arpat e Lebsc che a noi sono sembrati piuttosto oscuri

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